Wednesday 19 October 2011

La Nuova Frontiera

Nel quadro della nostra ricerca per unire l'esperienza nella grammatica visiva di noi fumettisti con le esigenze di un mercato come quello ticinese, abbiamo iniziato a realizzare grafiche informative che sfruttino la semantica e la visualizzazione per informare comprimendo efficacemente dati di natura diversa. L'occasione offerta dalle elezioni per esplorare un tema caldo di attualità è risultata perfetta per testare il metodo e le necessità tecniche di questo servizio: la situazione che riguarda il mercato del lavoro e l'economia ticinesi, specialmente in rapporto all'uso della manodopera frontaliera da parte delle aziende locali.

Dai dati raccolti dall'Ufficio Federale di Statistica che abbiamo analizzato e relazionato grazie alla nostra compressione visuale, il quadro non è grigio come siamo abituati a pensare. In primo luogo abbiamo osservato come l'impiego in senso generale non abbia subito un così forte impatto dovuto alla crisi del 2001 e, contrariamente a quanto percepito, nemmeno da quella più recente, dove è anzi aumentato ad un ritmo maggiore rispetto all'assunzione di frontalieri. Quello che invece salta all'occhio è come negli ultimi 2 anni i frontalieri che lavorano nel terziario siano numericamente di più rispetto a quelli del secondario e la regolarità della loro crescita.

Un argomento associabile all'assunzione di personale frontaliero riguarda i salari, quindi abbiamo voluto esplorare anche i dati che li riguardano e abbiamo deciso di aggiungerli al grafico precedente.
Siccome i volumi dei salari ticinesi aumentano sensibilmente, abbiamo pensato di subordinare quei totali al rendimento che il denaro aveva nel 2008, non tenendo quindi solo conto del cambiamento dei volumi lordi, ma anche di quanto si può fare con essi, rendendoci conto che non solo viene elargito più denaro, ma che vale anche più di prima.
Tuttavia, come viene distribuito questo denaro? Aumenta il divario fra gli stipendi più alti e quelli più bassi? L'assunzione di frontalieri ha avuto un impatto sulla distribuzione dei salari? Non lo si può sapere, ma da quanto abbiamo potuto apprezzare e poi rappresentato nei diagrammi a torta che chiudono il nostro schema, risulta non solo che siamo diventati più ricchi, ma che questa ricchezza è stata ridistribuita in modo piuttosto uniforme.

Abbiamo evitato di proposito l'utilizzo delle percentuali, preferendo indicare il numero di persone che queste percentuali rappresentano. Vedere da lontano le statistiche dell'ultimo decennio da una visione più ottimistica, rispetto all'osservazione a corto termine che il giornalismo troppo spesso adopera, provocando la sensazione che le cose vadano sempre male.

Realizzare questo grafico, che condividiamo molto volentieri con voi, ci è costato oltre 60 ore di lavoro. Se lo apprezzate potete darci il vostro sostegno per incoraggiarci a realizzarne degli altri da condividere gratuitamente come questo e per ringraziarvi del contributo sarà nostro piacere inviarvi un file in alta risoluzione stampabile fino ad un formato A3.

Noi non abbiamo cercato di dare risposte, ma di fare domande più interessanti. Vi invitiamo quindi ad usare e condividere il nostro grafico con le vostre analisi e risposte.

Per chi fosse interessato alla pubblicazione del grafico, vi preghiamo di contattarci su info@rabbitrevolver.com.